Laboratorio Politico della Destra Identitaria e Creativa


domenica 21 novembre 2010

PRONTI I SOLDI PER ASSUMERE GLI UNDER 35 DISOCCUPATI

Lo annuncia il ministro Giorgia Meloni: “A giorni il decreto che stanzia 51 milioni per i contratti a tempo indeterminato dei giovani con figli fino a 3 anni”
Un fondo di 51 milioni di euro per favorire l’assunzione a tempo indeterminato degli under 35 disoccupati da almeno sei mesi e con figli a carico di età inferiore ai 3 anni. Lo annuncia il ministro della Gioventù, Giorgia meloni: “il decreto sarà emanato nei prossimi giorni. Il nostro obiettivo è creare 10 mila posti di lavoro per i giovani genitori”.
Ministro, a proposito dei giovani senza lavoro, secondo i recenti dati Eurostat, nella fascia tra 15 e 24 anni il tasso di disoccupazione in Italia è inferiore solo a quello della Spagna, tra i grandi Paesi europei. Il divario tra noi (26,1 per cento di disoccupati a luglio) e la Germania (9,1 per cento) è altissimo. La sorprendo questi numeri?Purtroppo, rispetto ad altre nazioni, l’Italia si trova a fare i conti con una serie di problemi che, sommandosi, danno vita al quadro preoccupante descritto dai dati Eurostat. Certamente la colpa è della crisi che colpisce tutti i paesi. Ma non bisogna fare demagogia: Dobbiamo considerare che i danni della crisi si sommano a quelli storici del sistema Italia”.
Danni storici che hanno un responsabile?“Sì: una politica che per i decenni ha preferito scaricare i debiti sul futuro. Per fare un esempio, il blocco delle assunzioni pubbliche non dipende dalla crisi congiunturale, ma dal collasso, del sistema che fino a tutti gli anni ’80 è stato riempito fino alla saturazione da assunzioni clientelari”.
Il dato però sembrerebbe dar ragione a chi parava dei giovani Italiani come bamboccioni, incapaci di accettare i sacrifici, incoraggiati a rinviare il momento in cui fare i conti col mondo del lavoro…“In realtà mi sembra una lettura un po’ superficiale. Se si analizzano le cause, quello che emerge è un sistema che non è più in grado di rispondere alle esigenze di un mercato del lavoro in continua evoluzione”.
Non sarà che molti giovani frequentano scuole “sbagliate”? Abbiamo un sacco di esperti in comunicazione e ci mancano panettieri, calzolai, artigiani…“Esiste effettivamente un gap di comunicazione tra il sistema di formazione, università compresa, e il mondo del lavoro. Manca anche un efficace orientamento alla scelta degli studi: abbiamo tonnellate di iscritti a scienze della comunicazione, che dovrebbero sapere già prima di iscriversi che il mercato del lavoro non sarà in grado di assorbirli. Dall’altro lato, ci sono mestieri che rappresentano vere e proprie espressioni di eccellenza del Made n Italy, ad esempio nell’artigianato, che rischiano di scomparire a causa della mancanza di un adeguato ricambio generazionale”.
I ragazzi disprezzano i lavori manuali?“In effetti entra in gioco anche una questione culturale: troppo spesso si ha in mente una distinzione fra lavoro manuale e lavoro intellettuale, magari per diventare subito scrittore, avvocato, giornalista, conduttore televisivo, e poi ci si trova in diecimila a un concorso per cinque posti da vigile urbano o da impiegato statale. La verità è che c’è una visione distorta. Oggi non si può dire che un tecnico di impianti elettronici faccia un lavoro manuale e l’impiegato statale un lavoro intellettuale. Il tecnico deve tenersi sempre aggiornato e affrontare ogni giorno le sfide della modernità più di quanto probabilmente debba fare uno che lavora in ufficio”.
Come si combattono i pregiudizi sugli antichi mestieri?“Con l’informazione e un intenso lavoro culturale, ad esempio con la riscoperta dei saperi tradizionali”.
Altro paradosso. L’Italia è il paese delle piccole e medie imprese, eppure sembra che per un giovane non figlio di imprenditori aprire un’azienda sia spesso un sogno. Come mai?“Perché manca una vera cultura d’impresa. E questa è un’altra delle cause che fa sì che il dato della disoccupazione giovanile in Italia sia più pesante che altrove. L’università, anche nelle facoltà con maggior vocazione imprenditoriale, sforna per lo più lavoratori dipendenti. E’ così che per i titoli di studio elevati : in Italia se si fa un master si fa di solito per cercare un impiego presso un’azienda, non per aprirne una”.
Come se ne esce?“intanto, proprio per promuovere la cultura d’impresa, il mio ministro ha attivato 21 sportelli di tutoraggio in altrettante università per sostenere la fase di start up dei ragazzi che vogliono aprire un’azienda. Grazie ai protocolli d’intesa sottoscritti con notai e consulenti del lavoro poi, i giovani con un’idea di impresa in mente possono ricevere assistenza e tutoraggio nelle fasi di avvio. A ciò si aggiunge l’iniziativa “La Giovane Impresa”…”
…Un portale on line (www.giovaneimpresa.it) che pubblica fra l’altro tutte le agevolazioni, regionali e nazionali, per chi vuole aprire un’azienda. Il sito sta ancora muovendo i primi passi, ma si può fare un primo bilancio?“Devo dire che sono molto soddisfatta, anzi, i dati circa le visite al portale in queste prime due settimane di attività hanno decisamene superato anche le aspettative più rosee. Certamente si tratta solo dell’inizio di un cammino più lungo e articolato, ma “La Giovane Impresa” dimostra di saper colmare uno dei problemi più consistenti: la difficoltà nel superare la fase dello start-up. Purtroppo la burocrazia, un sistema di finanziamenti semisconosciuto e la difficoltà oggettiva a trovare risposte immediate da parte di chi vuole fare impresa ha troppo spesso fatto desistere anche chi partiva con un’idea potenzialmente vincente”.
Un anno fa il governo presentò il piano Italia 2020 “per l’occupabilità dei giovani attraverso l’integrazione tra apprendimento e lavoro”…“Ritengo sia un passo importante per aiutare in particolar modo donne e giovani a conciliare il legittimo desiderio di realizzazione professionale con il diritto a costruirsi una famiglia, senza che un scelta debba necessariamente pregiudicare l’altra”.
Già ma come si passerà dalle buone intenzioni ai fatti?“Il mio ministero ha in cantiere due progetti. Il primo, “Diamogli Futuro”, permetterà a chi è bravo ma non ha i mezzi di ottenere prestiti per studiare. Il secondo è una guida al lavoro che colmerà una delle grandi carenze del nostro sistema: l’informazione. Tra i progetti già realizzati ricordo invece il “Campus Mentis”, che fa incontrare i migliori neolaureati con le più grandi aziende facendo formazione e job placament”.
Nel frattempo però bisogna far fronte all’emergenza…“lo stiamo facendo. Anzitutto le ricordo il fondo di garanzia del ministero della Gioventù per l’accesso al mutuo per la prima casa da parte dei precari, con 24 milioni stanziati. Nei prossimi giorni, inoltre, sarà emanato un decreto per creare una dote di 5.000 euro per l’assunzione a tempo indeterminato dei giovani sotto i 35 anni che siano disoccupati almeno da sei mesi da un contratto atipico e che abbiano figli di età inferiore ai 3 anni. Il nostro obiettivo è creare 10mila posti di lavoro per i giovani genitori: posti di lavoro a tempo indeterminato. Lo stanziamento complessivo sarà di 51 milioni di euro. Vogliamo dare un’opportunità a che ha il coraggio di mettere il cuore oltre l’ostacolo mettendo al mondo dei bambini”.
di Alessandro Giorgiutti

martedì 16 novembre 2010

consulta provinciale degli studenti :il movimento studentesco nazionale sbanca di nuovo

il giorno 16/11/10 presso l'ITIS "A .D'Aosta" de L'Aquila, si è svolta la prima assemblea dei rappresentanti di consulta dove si sono riuniti membri di 27 scuole della provincia. L'assemblea si è aperta con un discorso del Presidente Omar Favoriti che ha fatto un saluto ai rappresentanti in carica dallo scorso anno e ai nuovi eletti, affermando successivamente che verranno portati avanti i progetti dello scorso anno iniziandone dei nuovi. Inoltre verrà organizzata la Conferenza Nazionale dei presidenti delle consulte di tutta Italia nella nostra provincia che vedrà come ospite il ministro della pubblica istruzione Mariastella Gelmini.
Come ordine del giorno, durante l'assemblea si sono svolte le elezioni per eleggere i 4 nuovi membri della Giunta che si sono uniti ai due già in carica: Angelo Alfidi e Pietro Ricci. Eletti altri due membri del MSN che si aggiungono agli altri già in carica, Daniele Scoccia e Antonio Iucci militanti prima in Azione Studentesca.
Nell'ultima parte dell'assemblea è stata proposta la formazione di una nuova commissione che si interesserà di portare avanti idee riguardanti la Costituzione, i diritti umani e il volontariato in occasione del 150entario dell'Unità d'Italia: argomento che verrà affrontato durante la prossima riunione nel mese di dicembre.

di Gianluca Dominici