Laboratorio Politico della Destra Identitaria e Creativa


martedì 23 settembre 2008

Alitalia!

Cgil e Anpac: kamikaze su Alitalia.

Kamikaze: non si possono definire diversamente le sigle sindacali che si sono rifiutate fino all’ultimo di firmare l’accordo.
La Cgil e l’Anpac hanno detto no alle offerte presentate da Roberto Colaninno e soci.
Il sindacato rosso e l’Anpac preferiscono la disoccupazione al lavoro, e adesso bisogna fare un’amara riflessione.
Oquesti sindacati, a cui si affidano migliaglia di lavoratori e i piloti dell’Alitalia non sono in grado di capire che Alitalia è “alla frutta”, oppure questi pensano di aver inferto un grande colpo a Silvio Berlusconi che, secondo loro, dovrebbe fare in modo che lo Stato intervenga ancora a favore di Alitalia.
La Cgil e l’Anpac non hanno, però, fatto i conti con la normativa dell’Unione Europea che vieta assolutamente che l’Italia aiuti ancora una volta Alitalia S.p.A.
Comunque bisogna complimentarsi con Guglielmo Epifani (leader Cgil) e con Fabio Berti (leader dell’Anpac) che hanno saputo dar battaglia per quei lavoratori di Alitalia che non sono ben retribuiti. In fondo i piloti guadagnano solamente dai 150 000 a 230 000 € l’anno.
Ma nella vicenda Alitalia non c’è da stupirsi solo per le scelte di sindacati barricadieri capaci di anteporre interessi politici alla vita dei lavoratori.
Infatti, dopo aver visto piloti e hostess che brindano all’annuncio della rottura della trattativa, incomincio a pensare che la riapertura degli ospedali psichiatrici sia più che giusta. È come se sul Titanic i passeggeri si fossero messi a brindare mentre la nave affondava
Le cose strane nella vicenda Alitalia non finiscono qui. Basti pensare a personalità influenti del Partito Democratico che inneggiano al ritorno di Air France disdegnando la Cai!
Giustamente la compagnia aerea francese non può che essere migliore per Alitalia rispetto alla Compagnia aerea italiana, definita società di banditi da piloti e hostess.
I così definiti banditi non sono altro che i più importanti imprenditori italiani partendo da Roberto Colaninno, patron della Piaggio S.p.A., arrivando a Carlo Toto patron di Air One, passando per Benetton.
Mi sembra impossibile che un’asse sindacati – piloti possa mettere in pericolo il posto di lavoro di 18 500 persone.
Mi auguro di no ma qualora Alitalia fallisse, mi permetto di dare un consiglio a nome di Azione Studentesca Avezzano a quei 18 000 lavoratori che rischiano il posto: se non saprete arrivare a fine mese rintracciate Guglielmo Epifani e Fabio Berti. Forse il leader dell’Anpac può aiutarvi con seri consigli. In fondo è stato bravo, visto che ha imparato a vivere con soli 230 000 € all’anno.

Bencivenga Pierfrancesco
AS Avezzano

21 commenti:

Anonimo ha detto...

bravo benci schietto come sempre...ti do pienamente ragione...spero solo che capiscano l'errore...

Anonimo ha detto...

giusto,basta bleffare,con la speranza di altri aiuti,debbono capire che tutto va verso il fallimento se non accettano la mano tesa dalla cai.

Anonimo ha detto...

Grande Bengi's sei il numero 1!Sei troppo forte!

Anonimo ha detto...

ei pierfra!!!! avrai già capito chi sono (patente imminente ti dice qlcs?)....come hai detto tu siamo veramente alla frutta e nn riguarda solo il caso alitalia...ed è ovvio che chi ci rimette sono i poveri lavoratori che nemmeno arrivano a fine mese!!!! se nn si arriva a una decisione ormai anche alitalia andrà persa...nn abbiamo piu niente di italiano! importiamo, tanto c'è chi paga: NOI!! speriamo k cambiano le cose!!! un bacione...

Anonimo ha detto...

sintetico al punto giusto ragionamenti fondati qsto si che un bell'articolo complimenti francè matteo

Anonimo ha detto...

sai che non capisco molto a riguardo ma come avrai pensato non sono d'accordo. Visto dalla tua prospettiva si potrebbe anche considerare kamikaze la scelta presa dai sindacati. Ma perchè l'accordo deve esser firmato solo con la Cai?? infatti stando alle dichiarazioni di berlusconi sembra che "se la Cgil non accetta l'accordo con la cai alitalia è perduta"....ora mi chiedo...xkè non istituire una gara pubblica? xkè non dire ki vuole alitalia se la prende e sgancia i soldi? mi verrebbe da pensare...non è che il caro amico berlusconi vuole che la proprosta della cai venga inserita per favorire qlkn?? o x trarne vantaggi personali..??? il tuo ragionamento potrebbe anche essere giusto ma a me sembra + giusto anche il ragionamento del caro amico di pietro soprattutto perchè il presidente del consiglio è "portato" a fare "schifezze"!!! cmq veramente scrivi da dio!!
ti ho dtt ke ti lasciavo un comm
ciao marco il comunista
ti voglio bene
[Francesca la seria]

Anonimo ha detto...

sei proprio un berlusconiano,ma non vedi che il berlusca si dovuto raccomandare a Colaninno,personaggio e imprenditore sempre collocato a sinistra,questo pur di mantenere la parola sotto le elezioni a proposito di cordata che in realta' non c'era....cosa avra' promesso il cavaliere al buon Colaninno,e a Corrado Passera che in fretta e furia ha organizzato tutto??La spiegazione e' una sola:l'italia nonostante tutto e' ancora un paese borbonico e avere il Principe-che sta a palazzo Chigi-che ti deve un grosso favore,e' un grandissimo affare.Ecco tutto.

Anonimo ha detto...

Ciao Francesca.
Ti rispondo immediatamente dicendo che io scrivo molto diversamente da Marco Travaglio: lui scrive "rigirando" ogni argomento a favore della sua parte politica e si dichiara imparziale; io sono molto di parte ma cerco sempre di scrivere con oggettività.
Tuttavia lo considero un complimento essendo Travaglio un giornalista di fama nazionale.
Rispondo brevemente alle tue considerazioni:
1) Nessuno dall'inizio del governo Berlusconi si è fatto avanti oltre la Cai;
2) La precedente offerta era arrivata con il governo Prodi da parte di Air France e non ci sono dubbi che era una risposta inaccettabile.Ormai solo alcuni membri del PD si ostinano a rievocare la compagnia francese;
3) Il governo, quindi Silvio Berlusconi, svolge la funzione di mediatore quindi non decide chi può presentare l'offerta e chi no;
4) Tu affermi che Silvio Berlusconi possa guadagnare sul possibile acquisto della Cai di Alitalia, ma ti ricordo che il rappresentante della Compagnia aerea italiana non è nientemeno che ROberto Colaninno, da sempre schierato a sinistra il cui figlio siede alla camera nei seggi del Partito Democratico.

Concludo infine dandoti un consiglio: non ascoltare tutto ciò che dice Di Pietro perchè:

1) è affetto da Berlusconite acuta e il suo unico ideale è il "contro-berlusconi";
2) Di Pietro, a mio avviso, è una persona falsa perchè durante Tangentopoli disse che non sarebbe mai entrato in politica.Oggi 26 09 2008 non mi risulta che Di Pietro eserciti ancora la funzione di magistrato ma siede in parlamento alla guida di un partito;
3) Berlusconi non ha bisogno di vantaggi; è uno tra i più ricchi del mondo, tra i più apprezzati dai potenti del mondo, e ha 54 000 dipendenti senza contare le aziende sattelite che lavorando per le aziende di Berlusconi.

Fidati.Grazie per aver espresso la tua idea e scusa se ti rispondo solo ora ma non ho avuto tempo.
Proprio in queste ore la Cai si è rifatta avanti; la Cgil ha capito il suo errore e ormai sembra che Alitalia sia salva.Me lo auguro.

Tvtttttttttb
Pierfrancesco

Anonimo ha detto...

Carissimo anonimo,
siccome ritengo che il tuo commento seppur nella su diversità rispetto alle mie idee non vedo il motivo x la quale tu debba rimanere anonimo.
Ti dico subito che la cordata era pronta già da Luglio e non lo dico io ma sia i rappresentanti di questa sia Silvio Berlusconi.
Roberto Colaninno è un imprenditore al di la di come vota sulla scheda, e la sua serietà non si mette in discussione.
Berlusconi non si è affidato a lui ma ad una cordata di imprenditori tra cui Benetton, Impregilo, Caltagirone, Unicredit Banca, Carlo Toto con Air One.Questi che ti ho elencato sono tutti dichiarati nel centrodestra.
In assemblea gli imprenditori, e non Berlusconi, hanno designato come guida Roberto Colaninno...
Tuttavia bisognerebbe ammirare Silvio Berlusconi e l'imprenditore per il modo in cui stanno tenendo fuori gli interessi politici per far fronte agli interessi di una compagnia di bandiera che ha 18 500 dipendenti!
Inoltre ti prego di non dire eresie
scrivendo che l'Italia è un paese borbonico, perchè non mi sembra corretto per tutti coloro che in circa un secolo e mezzo (anno più anno meno) hanno dato la vita per l'unione della Repubblica Italiana.
Ti ringrazio di aver espresso la tua opinione.
Spero che tu mi risponda ma soprattutto di poter sapere chi sei.
Ciao Bencivenga Pierfrancesco

Anonimo ha detto...

sei grandissimo...i tuoi discorsi rimangono inpressi nella mente delle persone ke vanno a riflettere sui problemi ITALIANI!!!CIAO!

Anonimo ha detto...

allora pier, ti ho detto che avrei lasciato un commento ed eccolo qui...
complimenti scrivi davvero bene! lo sai, però, che non condivido pienamente.... alitalia può anche essere "alla frutta", ma possibile che si possa risolvere solo firmando con la Cai??? non credo proprio.... e opporsi a questa firma (che tra l'altro ormai hanno già fatto...)credo sia stata una cosa più che leggittima per i lavoratori...hanno il diritto di protestare ed opporsi affinchè questa società non cada in mano ai soliti imprenditori opportunisti che pensano solamente ai propri interessi e non a quelli dei lavoratori...!!!!! purtroppo però il mondo va al contrario.....

stilisticamente, però, è un buon articolo! un bacio!
...Giulia...

Anonimo ha detto...

ripeto..e' sempre convenevole avere un principe in quel di palazzo Chigi al quale puoi sempre chiedere una contropartita in virtu di un favore ricevuto....ti salvo alitalia e ti faccio fare bella figura,ma tu.......

Anonimo ha detto...

A si cara francesca,i lavoratori hanno il diritto di protestare perche' non cadono sotto la scure di imprenditori senza scrupoli?? ma dove vivi??!! se Alitalia e' in ginocchio lo si deve ai propri dipendenti che hanno sempre speculato sui risanamenti statali,potendo contare e abituati ad una assenza strategica e severa di una linea imprenditoriale che salvaguardasse non solo le busta paga,ma anche gli interessi di una continua e profittevole collocazione dell'azienda nel mondo industriale...in una parola,questi imprenditori giustamente dicono...basta avere solo benefit e quant'altro,sotto al lavoro e rialziamo la societa' con sacrifici....e questo e' mal digerito ai piu' proprio perche' erano abituati male.te cumpri'

Anonimo ha detto...

mi correggo,mi rivolgo a Giulia,non a francesca.

Anonimo ha detto...

cara giulia mi correggo,sai a quest'ora!!!non erano abituati male...ma fin troppo bene...mi verrebbe da dire senza pensieri...ecco allora la linea dura del privato che viene mal digerita...

Anonimo ha detto...

Carissimo Pierfrancesco, le tue impressioni, al di là della ragione politica o di parte, sono, purtroppo, condivisibili e realistiche. Il tuo splendido articolo che mi rende particolarmente fiero di te conduce a delle importanti riflessioni. Le organizzazioni sindacali erano nate da una valida filosofia: contrapporre le ragioni del lavoratore alla logica capitalistica dell'imprenditore. Un'isitituzione nobile che nel tempo, però, ha stravolto la propria natura sociale modificata in fazione politica. E purtroppo l'ulimo capitolo dell'Alitalia ne è un esempio. Qualcuno ha scritto che si potrebbero trovare altre strade oltre Cai? Desidererei che gli stressi proponesero qualcosa di diverso a Cai perchè è facile criticare "il governo Berlusconi" ma è sicuramente più difficile proporre qualcosa di diverso oltre alla proposta italiana. In soldoni si preferirebbe vedere l'Alitalia in mani non italiane (perchè allora si potrebbe accusare Berlusconi di aver fallito) piuttosto che discutere su ragioni economiche che hanno portato una Azienda all'orlo del fallimento. Un esempio per chiarire il concetto: se nelle nostre famiglie può capitare di non avere più il pane per poter mangiare cosa facciamo; chiediamo ancora credito al panettiere? Non credo, ci organizzziamo. Cerchiamo di ridurre le nostre spese, rivediamo i nostri investimenti, adeguiamo le nostre risorse al momento di crisi. Certo in famiglia non possiamo neanche "licenziare" uno dei componenti in modo da ridurre le necessità. E forse sta proprio in questo lo stravolgimento del ruolo del sindacato "moderno" che non comprende che il caso Alitalia non può essere liquidato cercando di mantenere privilegi e salari da nabbabbi. Bisogna rimboccarsi le maniche avere fiducia negli imprenditori che devono fare il loro ingrato lavoro: far quadrare i conti e rendere un'azienda sull'orlo del fallimento un'azienda produttiva che quindi paghi le tasse e non "viva" sui soldi della collettività. ed in futuro dare nuovamente lavoro ai giovani che ne hanno necessità. I sindacati anche loro dovrebbero rimboccarsi le maniche: ma non mascherare nella ricerca di voti rossi la loro battaglia politica. Tvb G.S.

Anonimo ha detto...

Ciao Pierfrancesco, sono una attenta ed affascinata lettrice dei tuoi interventi, anzi colgo l'occasione per complimentarmi con te.Ovviamente anche il tuo intervento sul caso Alitalia, anzi caos Alitalia, è stato per me di grande spunto per alcune riflessioni che vorrei condividere con una mente raffinata quale sei. Ti sei chiesto come mai delle famiglie di lavoratori Alitalia sono alla fame eppure gridano pubblicamente e senza mezzi termini che è meglio falliti piuttosto che in mano ai ladroni? Penso che non siano degli psicopatici, ma forse hanno ben chiara la differenza tra un piano economico-speculativo, come quello di Colaninno e compagni, ed un piano industriale di una azienda chiamata a porsi degli obiettivi a medio-lungo termine da rispettare in un'ottica di produttività,efficienza, economicità,nonchè competitività. Nessuno dei samaritani della cordata ha competenze imprenditoriali da poter garantire un piano serio per far volare aerei,stavolta i loro soldi servono a poco senza le competenze professionali legate al settore. I piloti Alitalia sono l'eccellenza rispetto ai piloti di tutto il resto del mondo.E tutte le eccellenti risorse umane che vogliono impacchettare e rispedire al mittente, cioè al popolo italiano che per molti anni ha provveduto a coprire con le propre tasse i dissesti della cattiva gestione? Perchè vogliono sedersi loro, i furbi, soli soletti ed indisturbati, al tavolo delle trattative con un vettore internazionale,indispensabile per l'effettiva operatività futura dell'Alitalia? Perchè Air France pagherà un prezzo irrisorio ciò che ha valore ed era degli italiani e non dei pochi eletti che vogliono andare soli a "batter cassa"? Perchè dovrebbero rilevare un gigante in agonia come l'Alitalia senza impegni di alcun tipo nè con gli italiani, né con i lavoratori, nè con i creditori senza neanche rispondere dell'onere delle gravi perdite economiche in cui l'Alitalia verte? Forse stanno allungando l'agonia prima che sia troppo tardi per scippare il bottino? Il popolo italiano merita di volare a testa alta sugli aerei della compagnia di bandiera con l'orgolio di essere un grande popolo che però è ormai stanco delle rapine che gli "importanti imprenditori furbetti" hanno reiterato negli anni con la complicità della politica che spiana loro la strada con deprezzamenti e svalutazioni a ribasso di ciò che è degli italiani e fanno del loro profitto e dei loro interessi personali, il vero ed unico programma elettorale che riescono con tenacia a realizzare. Ora Pierfrancesco non ti chiedo di condividere ma solo di aggiungere qualche riflessione a ciò che ci stanno raccontando circa il caos Alitalia

Anonimo ha detto...

Carissimi voglio ringraziare chi mi appoggia e rispondere immediatamente alle altre considerazioni anche se potrei essere ripetitivo con l'intervento scritto per rispondere a Francesca:
1) Alitalia è una socità fallità da 20 anni per diverse responsabilità; ora bisogna risanarla e sono richiesti sacrifici;
2) Anche richiedendo sacrifici Alitalia S.p.A., qualora venisse acquistata dalla C.a.i., garantirebbe ottimissime condizioni rispetto a quelle dei dipendenti di Air France, KLM, Lufthansa, e British Airways.
3) Ribadisco il grande merito di Silvio Berlusconi che sta salvando una compagnia di bandiera, seppur indirettamente.Non vedo quale privilegio possa esserci!

Chiedo cortesemente all'anonimo che ha definito l'Italia borbonica che si firmi.
Ciao Ciao
Bencivenga Pierfrancesco

Anonimo ha detto...

PER GAIA

Carissima Gaia, ti ringrazio per i complimenti e ti chiedo immediatamente una cortesia: potrei sapere chi sei?
Leggendo il commento mi sono reso conto che chi l'ha scritto è dotata di "sale in zucca".
Concordo con te sul fatto che gli imprenditori non sono buoni samaritani, ma persone che fanno il loro mestiere e il loro interesse.
Sono in disaccordo sul menzionare Air France. Questa è una compagnia che voleva assorbire Alitalia con condizioni tremende per i lavoratori e non lo dico io ma tutti i giornali di destra e sinistra...
Inoltre voglio dirti che per me una famiglia in cui un assistente di volo (categoria che non vuole (voleva) firmare) prende 1600 Euro al meso, non è da ritenersi alla fame!
Per quanto riguarda il piano industriale ti ricordo che nella cordata c'è Air One che avendo alle spalle il gruppo Toto è una sicurezza.

Spero di aver risposto alle tue domande, anche se non in ordine perchè sono un po di fretta e non posso.
Tuttavia, trovandomi dall'altro capo del PC una persona intelligente, ti pongo delle riflessioni a cui spero risponderai:

1) Ti sei chiesta perchè solo i piloti e hostess (alcuni) protestavano all'accordo proposto da Cai mentre, tutti gli altri lavoratori (vedi cargo, di terra ecc) sono daccordo??
2) Sai che all'ANPAC sono iscritti solamente il 30% dei piloti? Come la pensa l'altro 70%?(a tal quesito ti pongo ad esame l'inizio della puntata di Ballarò, trasmissione rossa, del 25/09/2008;
Possibile che per la minoranza si perda il posto di lavoro?
3)Alitalia è una compagnia fallita da 20 anni e non solo per colpa dei dirigenti:
i piloti e hostess vengono presi a casa e portati sull'aereo senza loro disturbo;
gli viene garantito il pernottamento in hotel a mio avviso stupendi, e non sto qui ad elencarti tutti i privilegi.
Alitalia è fallita, per riportarla servono dei sacrifici se così si possono chiamare.

Ti ringrazio aspetto una tua risposta ed insisto nel sapere chi sei.
Ciao
Bencivenga Pierfrancesco


PS: Spero che tutte le mie risposte possono bastare a soddisfare tutti.Chiedo scusa per averne pubblicate quattro separate.

Anonimo ha detto...

Grande benci!!!sei il futuro presidente del consiglio!!!no vabbè...apparte gli scherzi..gran bell'articolo...hai pienamente ragione e fidati, sei veramente un mostro..sei molto molto pungente raccontando verità scomode..questo blog fortunatamente è letto da molta gente..ed è una cosa molto positiva perchè significa che ci sono molti italiani che sono stati messi al corrente dello schifo in cui viviamo...preferisco sorvolare sul discorso dei sindacati..anche perche è una cosa veramente schifosa...basta che Epifani e quell'altro scemo di Berti stanno bene e stanno bene tutti..loro sono ben pagati..hanno stipendi che fanno gola a chiunque..e 18000 persone vanno passeggiando per l'Italia senza un lavoro..che ci fa no?vorrà dire che ai semafori insieme agli extra comunitari(che non stanno dove dovrebbero stare) ci trovremo anche gli ex dipendenti che questi maledettissimi rossi hanno voluto vedere disoccupati..vabbe piè..scusa se mi sono dilungato un pò troppo...comunque ti faccio veramente i miei complimenti...sei una bomba..ciao benci..ci vediamo in giro..

Claudio Capodacqua

Anonimo ha detto...

tutto bene quel che finisce bene. Finalmente accordo fatto! Forse qualcuno che comanda ha letto le tue giuste per quanto inopinabili considerazioni e si è deciso a firmare! L'Alitalia è ancora nostra speriamo il più a lungo possibile!