Laboratorio Politico della Destra Identitaria e Creativa


sabato 28 marzo 2009

PDL: ma quale partecipazione!

Ma quale partecipazione!
Ieri si è aperto il congresso di fondazione del PDL, le idee e i buoni propositi certo non mancavano:
“sarà il partito degli italiani”, “ci sarà più spazio per i giovani e per le donne”, dicevano i luogotenenti di FI ed AN.
Adesso che il congresso è iniziato è stato svelato l'arcano! Quali giovani, quali donne! Quelli forse che hanno modo di farsi notare dal Cavaliere nelle cene di gala?
Chi vi parla è presidente provinciale di Azione Giovani, in una federazione dove una nuova generazione di ragazzi e ragazze si impegnano ogni giorno sul territorio, nelle scuole e nelle università, dove ognuno sacrifica una parte del suo tempo, dello studio o del lavoro per dedicarsi alla politica senza alcuna ambizione o obiettivo particolare.
La nostra partecipazione è impegno sociale, è impegno civile, la nostra comunità non è nelle riunioni elitarie e non è nei palazzi del potere.
La nostra comunità, e come questa tante altre in Italia è stata esclusa dal congresso del PDL, è stata esclusa da un momento politico che la riguarda e la coinvolge in primo piano.
Non si è tenuto conto del supporto che si è dato al partito nelle campagne elettorali e in tutti quei momenti di difficoltà nei quali eravamo in pochi a combattere per un idea o per un candidato.
Forse il nostro errore è stato non chiedere mai nulla in cambio, dare tutto se stessi solo per la passione per la politica o per difendere un idea, si, è stato questo il nostro errore.
Noi, che le battaglie siamo abituati a combatterle anche dentro i nostri partiti chiediamo che la partecipazione non sia solo uno slogan da gettare in pasto ai giornali, noi vogliamo che la partecipazione sia un modello organizzativo che trovi riscontro nel lavoro e nelle scelte che ogni federazione ed ogni circolo del nuovo partito prenderanno. Noi vogliamo che in questo partito ci sia posto oltre che per industriali e imprenditori anche per quei giovani che ogni giorno fanno politica nelle proprie città, tra la propria gente, per quei giovani che ogni giorno si confrontano con le inefficienze dello stato e delle amministrazioni pubbliche e che forse, proprio per questo hanno l'esperienza, la forza, la determinazione di mettere in campo soluzioni efficaci, tangibili che siano risposte vere ai problemi della gente.

Pasqualino Favoriti

1 commento:

francy ha detto...

grande Pasqualino come sempre il tuo pensiero ci indica la giusta strada.... e comunque oltre ad essere cosi colto sei grande un gran fico...ciao super bono...