Laboratorio Politico della Destra Identitaria e Creativa


mercoledì 31 marzo 2010

Edilizia scolastica

Con lo legge 23/96, che prevede un piano di ammodernamento delle aule, il Ministero della Pubblica Istruzione ha ripartito nel piano triennale 96/98 f re le Regioni i 1.569 miliardi, dei quali 456 nel '96, 522 nel '97 e 591 nel '98. La precedenza di questi fondi è riservata al completamento di lavori già in atto, alle situazioni di maggior fabbisogno di aule e all'adeguamento degli edifici alle norme di sicurezza previste dal decreto legislativo 626/94, dalla legge 46/90 sugli impianti elettrici e dal decreto '92 sulla prevenzione agli incendi. Ma il percorso burocratico che questi fondi devono seguire prima di essere impegnati è molto lungo (può durare anche 15 mesi), e questo spiega perché i frutti delle prime due tranche (96/97) cominciano a vedersi solo ora. I parametri utilizzati dal Ministero, per l’assegnazione dei fondi hanno tenuto conto soprattutto dell'affollamento delle strutture, della precarietà degli impianti e degli edifici. È stata inoltre considerata la localizzazione territoriale, la presenza di impianti sportivi, o di edifici soggetti a vincoli storico-artistici. Oltre ai fondi appena ripartiti, per il futuro, verranno stanziati altri 385 miliardi. La legge 448/98 autorizza la spesa di 30 miliardi l’anno a partire dal 2000.

NOI RISPONDIAMO:

Entrare nel tragico mondo dell'Edilizia Scolastica equivale, come minimo, a prendersi una pesante incazzatura, però qualcuno dovrà farlo… Attualmente in Italia esistono 12.945 istituzioni scolastiche. Negli ultimi tre anni il Ministero della Pubblica Istruzione ha stanziato 1.569 miliardi, il che vuol dire che per ogni istituzione scolastica lo Stato ha elargito la somma di circa 120 milioni di lire in tre anni, ossia circa 40 milioni l’anno. Ma complimenti!!! Se andiamo avanti cosi rischieremo di trasformare delle semplici scuole in vere e proprie Regge! E poi ci sentiamo dire che c’è bisogno di finanziare le scuole private (per le quali in tre anni vengono stanziati più fondi che per le pubbliche: 1.569 miliardi per la pubblica a fronte di 1.891 per la privata) perché tanto di soldi da investire nell'istruzione pubblica ne abbiamo a sufficienza... Qualche dato per capire meglio la situazione: il 20% degli edifici scolastici italiani ha scadente l’impianto igienico sanitario; il 13% l’impianto idrico; il 19% l’impianto elettrico; l’11 % l’impianto fognario; il 14% l’impianto di riscaldamento, il 16% il tetto; i1 23% gli intonaci, l’8% le scale etc. E ancora: il 18,77% degli edifici scolastici esistenti è stato adattato a scuola e non costruito per essere scuola; solamente il 34% degli edifici ha un certificato di prevenzione degli infortuni, mentre solamente il 56% ha un certificato igienico-sanitario; dulcis in fundo (tenetevi forte!) solamente il 20,45% degli edifici scolastici italiani a provvisto di scale di sicurezza. Non andiamo avanti perché riteniamo che questi dati potrebbero favorire l’abbandono scolastico, e preferiamo non commentare perché i dati si commentano da soli...

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